Nuovi business e resilienza

da | 9 Ott, 2020 | News | 0 commenti

Molte aziende sia in Italia sia all’estero mosse da necessità e opportunità hanno iniziato a produrre mascherine.

Il sito The Verge racconta di quelli che hanno fatto fortuna vendendo mascherine in tessuto per contenere il coronavirus su Etsy una piattaforma e-commerce per vendere e comprare soprattutto oggetti fatti a mano, usati o vintage. Dall’oggi al domani, alcuni piccoli laboratori artigianali si sono così trasformati in attività organizzate e frenetiche, che hanno incassato fino a un milione di dollari.

Un dollaro su dieci era speso per comprare mascherine

Tra aprile e giugno, scrive The Verge, i negozi ospitati da Etsy hanno venduto in mascherine 346 milioni di dollari (quasi 300 milioni di euro) e 4 milioni di persone ci sono arrivate per comprare soltanto quelle. È stato un grande successo commerciale anche per la piattaforma. Etsy trattiene circa il 5 per cento dei ricavi: in quei mesi una media di oltre un dollaro su dieci era speso su Etsy per comprare mascherine. Ad aprile, le vendite erano raddoppiate rispetto allo stesso mese del 2019, mentre tra gennaio e febbraio erano aumentate del 16 per cento.

Le produttrici sono soprattutto donne che lavorano da casa

L’arrivo della pandemia ha creato dal nulla un mercato totalmente nuovo, che non era presidiato da nessuno: tutti partivano da zero e avevano le stesse possibilità di fare affari. Su Etsy più di 100mila si misero a proporre mascherine in tessuto: soprattutto donne che preparano oggetti a mano a casa, la tipologia più comune di venditore della piattaforma.

Ad esempio Tyra Flotte, un’insegnante di musica che vende lavori all’uncinetto su Etsy dal 2014, ha detto di ricevere «20 ordini a settimana» e di non sapere più come fare, ora che è ricominciata la scuola. A luglio le mascherine le avevano fruttato 3.000 dollari (2.500 euro), un’entrata particolarmente utile visto che suo marito è in cassa integrazione e lei d’estate non viene pagata.

Dalle calzature alle mascherine

In Italia particolarmente interessante è la storia di Woowe Brand SRL, start-up innovativa che dalle calzature animal free si è convertita alla produzione di mascherine chirurgiche https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_febbraio_25/vigevano-bottega-scarpe-vegane-acero-o-ciliegio-indossare-71276c56-5801-11ea-a2d7-f1bec9902bd3.shtml

a questo link l’articolo completo da Il Post https://www.ilpost.it/2020/10/05/mascherine-etsy/

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