I passi in avanti alla Cop26 di Glasgow sul mercato dei carbon credit
A Glasgow (Cop26) sono stati fatti alcuni passi avanti sul sistema di scambio delle quote di emissioni di CO2 (carbon credit).
È stato eliminato il rischio del cosiddetto double counting: se un Paese vende un carbon credit ad un altro Stato, o a un’azienda, uno solo tra i due potrà considerarlo nei propri obiettivi di abbattimento delle emissioni. Un passo non da poco, dal momento che proprio su questo punto a Madrid ci si era trovati in un’impasse.
Le critiche alle decisioni assunte in Scozia
I vecchi carbon credit legati al Protocollo di Kyoto, i cui standard sono assolutamente troppo poco stringenti dal punto di vista climatico saranno immessi sul mercato. Questo, secondo quanto indicato da Carbon Market Watch, “diluirà” nettamente l’effetto del nuovo meccanismo.
Resta poi da vedere che tipo di vigilanza sarà implementata. Oltre la trasparenza, occorrerà monitorare i prezzi. Questo per evitare che siano troppo bassi e dunque incapaci di “invitare” imprese e governi a non inquinare, pur di evitare di dover pagare.
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