In questi giorni abbondano gli articoli e i commenti relativi alle elezioni negli USA. Le elezioni americane a livello di comunicazione hanno “rubato spazio” all’aggiornamento quotidiano sull’andamento dell’epidemia. 

I due temi, non sono però separati, anzi una gran parte della campagna elettorale si è giocata sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Indipendentemente dall’esito elettorale il momento politico si intreccia con quello dell’emergenza sanitaria. 

In Europa lcancelliera Merkelha dichiarato: “Se il ritmo resta questo si potrà arrivare alla crisi del sistema sanitario. È chiaro che dobbiamo agire e adesso per evitare un’emergenza sanitaria nazionale”. 

Dal punto di vista strettamente finanziario, questa seconda ondata è molto diversa rispetto alla prima. Durante la prima ondata dovevamo capire quali sarebbero state le reazioni delle istituzioni. Adesso il nuovo contesto istituzionale è molto più chiaro. Qualunque sia l’evolversi di questa seconda ondata, è praticamente scontato che le istituzioni reagiranno rafforzando la direzione che è già stata intrapresa in primavera.  

Ciò significa che le banche centrali non consentiranno il diffondersi del panico sui mercati ed i governi rafforzeranno la distribuzione di denaro nell’economia reale. 

Non c’è dubbio che dal punto di vista economico questa seconda fase di chiusure avrà conseguenze devastanti, ma saranno conseguenze che agevoleranno delle trasformazioni epocali che hanno tutto il potenziale di apportare grandi miglioramenti alla società. 

Già da prima della crisi sanitaria la situazione del debito mondiale era insostenibile. La crisi sanitaria ha acuito il problema portando ad una accelerazione di progetti già in corso. In questo contesto si inseriscono gli esperimenti di moneta digitale delle banche centrali. 

Euro digitale

Ciclicamente, nella storia, avvengono fasi nei quali i debiti diventano insostenibili e questo porta ad una serie di azioni per gestire il problema tra le quali spesso c’è l’emergere di un nuovo sistema monetario. https://www.teleborsa.it/News/2020/11/04/euro-digitale-a-che-punto-siamo-39.html#.X6K4eohKiM8 

Comunque evolverà questa seconda ondata di Covid, non c’è niente di ingestibile all’orizzonte

Vedremo il cambiamento totale del sistema dei trasporti con la diffusione delle auto elettriche dotate di sistemi di guida completamente autonoma. Questo avrà enormi ripercussioni su tantissimi aspetti della nostra vita. Le auto diventeranno prevalentemente un servizio, più che un bene da possedere. Cambieranno le città, gli spazi, le distanze. Il costo del trasporto con un’auto sarà molto inferiore rispetto a quello attuale. 

Rete globale

Vedremo l’emergere di una rete di comunicazione mondiale basata su satelliti che porterà internet in ogni parte del globo, compresi i deserti e le montagne più alte. Daremo la presenza di Internet scontata come – e forse di più – oggi facciamo con l’elettricità. Questo implicherà l’emergere di tutta una serie di nuovi servizi e la trasformazione della quasi totalità dei servizi in rete che già utilizziamo oggi. 

Terminerà, progressivamente, l’era dei combustibili fossili. Il costo della produzione da energie rinnovabili, combinato con le mega-batterie che consentiranno di sfruttare questa energia, per sua natura discontinua, in modo continuo, sarà inferiore al costo derivante dai carburanti fossili. Anche questo avrà ripercussioni enormi, anche di tipo geopolitico. L’energia, mediamente costerà un decimo di quello che costa adesso e la sua produzione sarà diffusa. 

Inoltre continuerà probabilmente la crescita del comparto ESG (investimenti responsabili) che in questi ultimi 5 anni è esplosa. 

Queste quattro rivoluzioni sono ormai in rampa di lancio. Sono sostanzialmente certe. Molte altre si stanno preparando grazie agli studi sulle biotecnologie. Sono campi ancora abbastanza giovani, ma che già stanno annunciando risultati veramente strabilianti. Prima che si trasformino in tecnologie dirompenti, però, c’è ancora tanta strada.  

Certo, ci sono – come sempre –  rischi. In particolare ci sono rischi di gestione politica della società che vivrà tutti questi enormi cambiamenti, ma l’incertezza è la condizione naturale con la quale convivere. 

In conclusione, non c’è alcun dubbio che la situazione sia difficile ma se non ci limitiamo a vedere l’immediato ed apriamo l’orizzonte, comprendiamo che queste indubbie difficoltà sono assolutamente gestibili e ci condurranno a cambiamenti molto positivi. 

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